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Storie d'Inclusione

Le Storie

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copia di news_ blog con i bambini

Onde di Cambiamento.

Le Storie di Navigazioni: Claudio e la consapevolezza di percorrere nuove strade con responsabilità e maturità

Consapevolezza, questa è la parola che più sintetizza la Storia che stiamo per raccontare. La storia di Claudio, nome di fantasia, che dà lo start alla rubrica “Onde di cambiamento. Le Storie di Navigazioni”, un contenitore di racconti, interviste, notizie e approfondimenti sui giovani accolti dal progetto e accompagnati a ricostruire un percorso di vita fatto di legalità e autonomia.

 

«Sono finito in una rissa, non l’ho alimentata personalmente ma mi sono ritrovato in mezzo. Non me ne sono andato, cioè non ho fatto a botte direttamente ma ero presente, quindi mi sono assunto le mie responsabilità». Claudio ha 17 anni, è stato inserito nel progetto ad aprile 2022 e nonostante le incertezze iniziale oggi vive il suo percorso di cambiamento con consapevolezza, guardando alle persone che lo stanno accompagnando come “guide” e figure che possono donargli quella responsabilità necessaria per costruire cambiamento.

 

«Quando ho iniziato questo percorso, guardavo gli assistenti sociali con diffidenza, perché non riuscivo a comprendere fino in fondo come potessero aiutarmi a dimostrare davanti al giudice che non sono più quel ragazzo “sbandato” che si aggrega agli amici per alimentare delle risse. Andare al bowling o costruire dei Murales per mettere in atto la nostra creatività sono alcune delle attività stimolanti che mi stanno accompagnando a fare delle cose belle per il nostro territorio, a stare insieme in maniera spontanea».

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Claudio è in attesa dell’Udienza presso il Tribunale e si attende una Messa alla Prova. In questi mesi ha dimostrato di avere coscienza di sé e dei rapporti con gli altri. Ha lasciato lo studio e ora sta valutando, e siamo in dirittura di arrivo, di iscriversi a un corso professionale che accanto allo studio offre tante ore di tirocinio sul campo.

 

«Cambiare è un’azione difficile. Non posso dire di essere cambiato ma sicuramente ho acquisito maggiore consapevolezza. Sono consapevole che gli errori si pagano, che serve tutto l’impegno possibile per scrollarsi di dosso la sensazione di essere “sbagliato” o di avere sempre occhi puntanti pronti ad etichettarti. La mia Onda di Cambiamento è questa: non sentirmi sbagliato, percorrere la mia strada con la consapevolezza di chi è riuscito ad andare oltre alcuni errori.

Giornata Internazionale delle persone con disabilità,

in Friuli Venezia Giulia l'esperienza della cooperativa sociale Il Piccolo Principe

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In un video le bellezze artistiche e storiche del Friuli Venezia Giulia che sono accessibili ai disabili: anche il Centro socio occupazionale della cooperativa Il Piccolo Principe di Casarsa della Delizia presenta un suo filmato, registrato al castello di Valvasone, alla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia per il progetto “Proprio lì, davanti a me”, in occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità. I video che raccontano il territorio e i beni culturali del Friuli Venezia Giulia saranno presentati oggi 3 dicembre a Palazzo Clabassi di Udine e poi saranno visibili sul sito della Soprintendenza.

“Durante tutto questo periodo - ha spiegato Filippo Fioretti, educatore responsabile del progetto - abbiamo organizzato diverse uscite sul territorio con le persone che frequentano il nostro centro, per mostrare loro le bellezze storiche, artistiche e naturali in cui siamo immersi e che spesso si trovano proprio vicino a casa. Poi si è presentata la possibilità di realizzare questo video in cui mostrare l'accessibilità di questi luoghi anche alle persone portatrici di disabilità, e abbiamo pensato di fare la nostra
parte”.

 

 

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Il gruppo del Cso in questi mesi ha visitato Sesto al Reghena, Spilimbergo, San Vito al Tagliamento, Casarsa della Delizia, Cordovado, Codroipo e Valvasone Arzene più in Veneto la città di Portogruaro. Proprio a Valvasone hanno realizzato, grazie anche alla collaborazione con l'Associazione A Spasso per il Borgo di Valvasone, il video in cui viene mostrata la  loro visita al Castello medievale.

“Abbiamo potuto visitare il castello con grande entusiasmo da parte di tutti - ha riportato Filippo – non solo perchè è accessibile e non presenta particolari problematiche per quanto riguarda le barriere architettoniche, ma anche perché le guide di A Spasso per il borgo ci hanno intrattenuto in un percorso giocoso alla scoperta di fatti storici e delle bellezze racchiuse nel maniero. Abbiamo potuto imparare qualcosa divertendoci, è stata un'esperienza positiva ed arricchente. In particolare siamo rimasti molto colpiti dall’antico teatrino: un vero gioiello da far conoscere!". 

L'iniziativa della Soprintendenza ha lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia e sviluppare una riflessione sulle difficoltà di accesso alla cultura, favorendo lo spirito di iniziativa personale e collettiva e all'incontro tra le diverse realtà, storie e identità che caratterizzano l'intero territorio regionale.​

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In totale, le gite del Centro socio occupazionale della cooperativa Il Piccolo Principe hanno coinvolto una ventina di persone che hanno potuto partecipare a diverse occasioni: dalle mostre fotografiche ai musei, dalle visite guidate nelle chiese alle passeggiate nei centri storici. “Questo progetto ci ha permesso di riscoprire le bellezze vicino a casa e vorremmo continuare a proporre ai nostri ospiti altri piccoli itinerari per conoscere meglio il nostro Friuli Venezia Giulia. Siamo felici di aver partecipato alla creazione di un video per la Soprintendenza in quanto riteniamo importante stimolare una riflessione sulle difficoltà di accesso alla cultura da parte delle persone con disabilità e alla necessità di stimolarle con percorsi capaci di intrattenerle e infondere loro il fascino per la bellezza”

Il posto giusto,

a Pinerolo uno spazio dedicato per donare cibo e accoglienza

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Si era trasformato in “Pranzo a Sacco” per continuare anche in emergenza a rispondere al bisogno alimentare delle persone più fragili, ma da oggi rispettando tutte le normative di sicurezza anti-covid il Posto Giusto, il Centro Diurno di via Lequio a Pinerolo, riprende l’attività ordinaria.​

 

Il Posto Giusto è uno spazio inaugurato a dicembre del 2017, che offre gratuitamente pranzi e colazione a chiunque abbia difficoltà economiche. L’iniziativa è gestita dal Consorzio Coesa, socio di Idee in Rete, che grazie a un lavoro costante con il territorio e alle numerose collaborazioni con partner e donatori di cibo invenduto, è riuscito a far diventare questo spazio di accoglienza un punto di riferimento per coloro che vivono in condizioni di estrema povertà.  

 

«Il numero di presenze – scrive lo staff del Consorzio Coesa – è aumentato a vista d’occhio. Nel 2018 sono state servite 5mila colazioni e 6mila pranzi, i clienti continuavano ad essere soddisfatti e le idee per nuove attività non sono mai mancate. Il cibo nel tempo si è tramutato in un mezzo per intercettare persone che altrimenti sarebbero isolate diventando così un luogo dove le tensioni vengono disinnescate».

 

Uno spazio aperto e di incontro, un luogo dove condividere non soltanto le esperienze difficili affrontate nella propria vita, ma anche la voglia di riscatto sociale. Il Posto Giusto è infatti un’esperienza di Comunità, dove chiunque può donare il proprio tempo e fare volontariato, proporre nuove attività e ascoltare le storie chi ha perso tutto, ma è pronto a partire e ripartire.

 

 

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Un Posto che intreccia persone e storie, esperienze e ripartenze.